Un grido dall’allarme che arriva da chi, nel settore dell’abbigliamento e della maglieria da donna, vive da 25 anni. A lanciarlo è Federico Ballandi patron di Kontatto, azienda bolognese dedicata alla moda femminile che non ricorda ricorda di aver mai dovuto affrontare una situazione così difficile, nemmeno nel 2008, quando un’altra crisi economica aveva colpito il settore.
Ballandi teme che rimanendo fermi un altro mese la situazione diventerà drammatica per tutti ed esorta il Governo, in questo momento di panico, a dare delle rassicurazioni, delle linee da seguire per ripartire il prima possibile.
La decisione di chiudere aziende e negozi, arrivata alle dieci di sera e alla vigilia della presentazione di un campionario, e di chiudersi in casa, non ha paragone con nessun crollo in borsa: l’emergenza economica, oltre quella sanitaria, non lascia intravedere vie d’uscita.
Ballandi chiede al Governo, almeno a quella parte che non è direttamente impegnata a fronteggiare l’emergenza sanitaria, di pensare a come ripartire quando sarà il momento. Momento che si auspica non sia tra sei mesi, quando la situazione sarà ormai irrecuperabile.
Dal canto suo una proposta: eliminare l’Iva e i contributi in modo tale da poter applicare degli sconti non appena la filiera si rimetterà in moto permettendo una riduzione dei costi.