Il settore italiano della moda in questo momento vive problematiche su diversi fronti: da una parte il calo di produzione, dall’altra quello della domanda.
Con i negozi di beni non indispensabili chiusi definitivamente, in seguito al decreto annunciato l’11 marzo, che impone l’apertura in tutta Italia dei soli rivenditori di beni di prima necessità, come farmacie e alimentari, lo shopping subisce un’evidente e necessaria frenata. Ma proprio in questo periodo brand e aziende della moda di tutto il mondo, a cominciare dall’Italia, si stanno attrezzando per reagire con più forza alla diffusione del virus e per rimodulare l’organizzazione del lavoro. Senza abbandonare una buona dose di speranza e ottimismo.
Le case di moda stanno affrontando questo periodo in due modi. Il primo è quello delle donazioni: i grandi gruppi hanno tutti versato milioni di euro agli ospedali italiani. Il secondo è il potenziamento dei canali di vendita online. Molti negozi multimarca stanno sperimentando gli ordini a distanza.
Noi, dal nostro canto, proseguiamo con il nostro lavoro, in smart working e in tutta sicurezza. Dando supporto alle aziende del territorio e proseguendo con il nostro aggiornamento, per essere pronti alla ripartenza quando sarà il momento.